La storia dello skatepark di Lignano Sabbiadoro

A meno di 48 ore dalla chiusura delle iscrizioni del Qualifying Series di Lignano, e a poco più di una settimana dal contest, siamo molto lieti di raccontarvi la storia di questo skatepark, una delle strutture più importanti realizzate attualmente in Italia, e che ha avuto una rilevanza storica nella scena nazionale, con uno skatepark costruito nella stessa location ormai 30 anni fa.
Saranno le parole di Roberto Calzavara, l’uomo che ha permesso che tutto questo accadesse, a raccontarvi questa storia. Cogliamo anche l’occasione per mostrarvi il video della costruzione dello skatepark, realizzato da Simone Zanusso, che ha anche scattato le foto che vedete in questo articolo, e pubblicato qualche settimana fa, e vi rinnoviamo l’invito a iscrivervi al contest. Diamo ora la parola a Roby, e ci vediamo a Lignano il 7 e 8 Agosto!

costruzione skatepark lignano - ph. Simone ZanussoCiao Roby, presentati ai nostri lettori, e parlaci della storia dello skatepark di Lignano
Sono Roberto Calzavara, classe ’68. Ho un negozio di skateboard dal 1995. Dai primi anni ’80 lavoravo nel negozio di mia sorella, che poi è diventato mio. Il negozio aveva in origine più un’impronta windsurf, dall’86-87 abbiamo iniziato a tenere attrezzatura da skateboard e mi sono avvicinato a questo mondo. Nello stesso periodo ho deciso di comprare una mini fatta da Action Now, che già allora era distributore di attrezzatura da skateboard., insieme a Paolo Nelzi. La mini è stata installata davanti al negozio in via Carinzia, ed è stata un punto di riferimento dello skateboarding di quel periodo. In quegli anni la scena era costituita da un giro molto ristretto di persone, ma già nell’estate dell’88 abbiamo avuto una prima ondata di skater forti dell’epoca, Nelzi, Iena, Edo Tagliavini, il local Andrea Coppo… Da lì abbiamo cominciato a organizzare demo e a far conoscere lo skatebording in città. Sono poi arrivati i primi articoli su Skate & Snowboard, il magazine dell’epoca, e a seguire è nato l’impianto dove sorge adesso il nuovo skatepark, che all’epoca era un impianto sportivo fatto anche abbastanza male, dato in gestione a società sportive di pattinaggio. Inizialmente era stato dato a un’associazione locale che, visto il successo della nostra mini, ci ha chiesto di costruire alcune strutture. Da lì è nato il primo skatepark, dove, penso nell’89, è arrivato il tour G&S con vari pro dell’epoca, oltre a tutti gli skater italiani dell’epoca. Quella è stata la prima versione dello skatepark di Lignano, con la mini che avevo poi spostato lì, trasformata successivamente in una mini a spina. Il tutto era fatto con le conoscenze dell’epoca di strutture e materiali,  e con una durata sicuramente limitata nel tempo.

Il primo skatepark di Lignano su Skate & SnowboardNel ’91 con l’aiuto principalmente di Max Bonassi, Gros, e tanti altri skater che gravitavano intorno alla nostra scena, abbiamo progettato e costruito lo skatepark che poi è diventato il più famoso di quegli anni. Lì abbiamo ospitato tante demo, sono passati tutti, da Bill Danford a Tom Knox e Jeff Kendall…  Insieme a Max, che è veramente una mente geniale, abbiamo costruito quella che credo sia stata la pima bowl di legno d’Europa, senza riuscire a chiuderla sul quarto lato da quanto eravamo stanchi e stufi del complicato sistema di costruzione. Tagliavamo fettine di compensato e le mettevamo a 45 gradi per creare la curva, un lavoro estenuante. Abbiamo raccordato la curva con un vert creando una hip, mentre l’altro lato, quello dritto, lo abbiamo collegato a spina con una mini, e abbiamo costruito un’area street molto completa per l’epoca, con canadese, funbox, wallride, bank, quarter a hip… Questo park è durato quasi un decennio. Oltre ai problemi di deterioramento, legato sia al materiale che alla vicinanza col mare, ma anche dovuto all’uso intenso da parte degli skater, il problema più grosso all’epoca lo abbiamo avuto con le società con cui convivevamo e che avevano in appalto questo impianto sportivo. Ogni anno dovevamo rinnovare dei contratti per poter accedere all’area, fare manutenzione, e per skateare. All’epoca avevamo già creato una società sportiva sotto la FIHP. Tra l’altro già all’epoca lo skatepark era stato omologato dalla federazione, il primo in Italia. Lo skateboard era considerato disciplina promozionale, erano anni molto diversi da adesso, era tutto molto più punk, e anche noi eravamo molto più arrabbiati. Siamo arrivati a un contenzioso con la società esistente all’interno, è stata fatta una gara d’appalto che abbiamo vinto, ma poi con un ricorso al TAR e un lungo iter legale siamo stati costretti ad abbandonare il park per una decina di anni. La causa è stata alla fine vinta da noi, ma non ci è stato più concesso di entrare nella struttura. Nel frattempo l’impianto è stato trasformato da parco sportivo a parco pubblico, ed è diventato un ottimo punto di aggregazione giovanile.
Siamo comunque molto orgogliosi di aver creato un primo punto di incontro e di confronto, sia per la tecnicità dello skateboarding ma soprattutto per la crescita interiore delle persone che lo frequentavano.

gettata di cemento - ph. Simone Zanusso

Eccoci qui, 30 anni dopo, con un nuovo skatepark. Dabor si è occupato della progettazione, e i ragazzi di Samurai Suicide della realizzazione. Com’è stato collaborare con loro? E’ vero che gli hai montato una mini fuori dal cantiere per farli skateare finite le giornate le di lavoro?
Dopo 30 anni esatti ci ritroviamo ad aver lavorato a questo progetto che è iniziato nel 2017 con l’insediamento della nuova amministrazione. Sia grazie al nuovo assessore allo sport, che alla mia maturità e credibilità guadagnata con gli anni, l’amministrazione ha creduto in questo progetto e lo ha portato avanti nonostante il passato storico non facile. Una volta individuati i progettisti con apposita procedura, Davor e Max hanno condiviso la filosofia del progetto per creare un risultato meraviglioso… È stato sicuramente un progetto condiviso con più persone, compresi i ragazzi che skateano a Lignano
Una volta affidati, tramite procedura di evidenza pubblica, i lavori dello skatepark alla ditta Samurai Skatepark, che non conoscevo, trattandosi di ragazzi di una generazione più giovane della mia, ho avuto la possibilità di apprezzarne le capacità: sono davvero soddisfatto. Nel loro lavoro mettono davvero il cuore, anche su questo progetto hanno dato il massimo e hanno coinvolto tutti, da Davor stesso a Max e a tutti gli altri che sono passati e hanno dato una mano.
Il lavoro sembrava più facile e i tempi di costruzione più brevi, ma in realtà l’opera era davvero complessa e i lavori si sono prolungati, con un risultato dal valore eccezionale.
La mini di cui parli è quella che avevo costruito 5 o 6 anni fa per smuovere un pò le acque col comune. Con l’aiuto di Max abbiamo progettato una mini smontabile da poter spostare facilmente e utilizzare per gli eventi, ma realizzata comunque in maniera molto solida, e per spostarla in realtà servivano 4 energumeni. Inizialmente la mini ha trovato alloggio presso un tennis club, ma disturbava troppo i tennisti ed è durata solo un anno. Dopo di che il comune mi ha chiesto di posizionarla dove adesso c’è il nuovo skatepark. Quando sono partiti i lavori ci hanno chiesto di spostarla lì accanto, e quando sono arrivati i ragazzi, nonostante il freddo di inizio Febbraio, contando anche sul lockdown e il poco impegno lavorativo di quel periodo l’abbiamo rimontanta e abbiamo dato grande sollievo a Simone, Gio, al Coppo e agli altri ragazzi che lavoravano al park. A fine giornata potevano così skateare e rigenerarsi mentalmente. La mini è ancora lì e chiunque venga a skateare il park potrà utilizzarla.

si continua a gettare - ph. Simone ZanussoTra pochi giorni si terrà il primo contest. Tu che hai lunga esperienza di eventi di skate, cosa ti aspetti di diverso dai contest di allora?
Si ho una lunga esperienza di eventi di skateboard, come ti dicevo il primo evento l’abbiamo organizzato nel 1989 con il tour G&S, coi pro che sono arrivati in aeroporto e sono rimasti con noi un’intera settimana, divertendosi un sacco. Da lì tour, contest, demo… non ci siamo mai fermati.
Nei contest di adesso sicuramente c’è nuova linfa, una volta ai contest arrivavano i soliti, anche da lontano, sardi, romani, milanesi, torinesi, un pò di ragazzi dalla Jugoslavia, qualcuno dall’Austria… era una cosa molto di nicchia, arrivavano da tanti posti ma pochi e solo i migliori. Adesso vedo un sacco di bambini, le skate school stanno tirando su tantissime nuove leve, non tutti continueranno a skateare ma si lavora su numeri importanti e i praticanti sono in notevole crescita.

lo skatepark prende forma - ph. Simone ZanussoLa vostra asd è molto attiva anche sul fronte della skate school. Avete molti allievi?
La nostra asd è molto attiva, è nata insieme alla mini rampa, abbiamo iniziato con Giulian, un caro amico che ora si è trasferito in Australia, con i corsi per bambini. Giulian però non aveva voglia di creare una asd, quando poi se n’è andato è stato preso in mano da Rudy e dagli altri ragazzi. Questo ci ha sicuramente aiutato molto con l’amministrazione, evidenziando il lato più sociale dello skateboard, creando una scuola riconosciuta e permettendo a chiunque di provare questo sport. Abbiamo avuto un riscontro forte sia da parte dei genitori che dei bambini, adesso la nostra asd si avvicina ai 200 iscritti, raggiunti nel giro di soli 4 anni, ed è una realtà importante e finalmente riconosciuta.

I Samurai Suicide al lavoro - ph. Simone Zanusso

Domanda d’obbligo, visto che lo skateboarding ha appena fatto il suo debutto alle Olimpiadi: quali benefici stai vedendo dal’ingresso dello skateboard tra le discipline Olimpiche? Credi che sia stato d’aiuto anche per ottenere il vostro skatepark, nell’interazione con l’amministrazione comunale?
Sulle Olimpiadi ci sono opinioni contrastanti, per come ho vissuto io lo skateboard 30 anni fa sicuramente non ero pro olimpiadi. Al giorno d’oggi è diverso, sicuramente le Olimpiadi faranno si che si tolga questa patina di lifestyle underground e che venga apprezzato di più dalle amministrazioni, con una maggiore facilità per l’ottenimento di impianti. La cosa più importante è riuscire a creare strutture, scuole, realtà che restino sul territorio, e questa sarà un’ottima spinta. Sono stato nominato referente regionale per il Friuli Venezia Giulia per lo skateboard, e sono intenzionato a creare un circuito regionale per il prossimo anno, sto anche cercando di far crescere nuove associazioni qui in regione, adesso siamo in quattro ma per la fine dell’anno vorrei che diventassero già 6, con relativi skate school e skatepark di riferimento. Le Olimpiadi fanno sicuramente immagine, ma il lavoro sul territorio è quello che secondo me porterà di più i suoi frutti.

lisciatura del flat - ph. Simone ZanussoOk è tutto, se vuoi ringraziare chi ha contribuito alla realizzazione del park, questo è il momento!
Devo ringraziare sicuramente i miei amici di sempre, Max Bonassi, Davor, che a 13 anni è uscito per la prima volta dalla Jugoslavia venendo a Lignano, e per lui è stata la scoperta di un mondo diverso. Poi Alessandro Marosa, il nostro assessore allo sport, senza di lui questo lungo e difficile cammino non si sarebbe realizzato. Gio e Simone di Samurai Suicide, due ragazzi ammirevoli per la tenacia e la concretezza nei progetti che fanno. Simone Zanusso, l’attuale presidente, che ha moltiplicato il numero degli iscritti con la scuola di skate assieme a Roberto Codognotto, segretario e istruttore dell’asd. Tutti i ragazzi della asd, che mi stanno aiutando anche nell’organizzazione del CIS della prossima settimana.  E la Federazione, in particolare Marco Morigi, che ci ha dato un aiuto fondamentale. Spesso questi progetti vanno in mano a progettisti che non hanno le conoscenze specifiche necessarie, grazie a Marco sono stati evitati tanti errori che avrebbero compromesso la qualità dello skatepark. Lo skatepark di Lignano è stato davvero realizzato col cuore, e il risultato è notevole. E’ mia intenzione mettere a disposizone l’esperienza accumulata per la creazione di altre strutture d qualità nella mia regione, in modo da ottenere strutture di qualità su tutto il territorio.

Vi ricordiamo che avete ancora tempo fino a Domenica 1 Agosto a mezzanotte per iscrivervi al primo contest che verrà ospitato dal nuovo skatepark, valevole per il circuito Qualifying Series. Correte a iscrivervi, trovate il form di iscrizione a questo link