Girls Talk with Mia Tommasoli

Oggi tocca a Mia Tommasoli raccontarsi, una ragazza dolce, tenace e talentuosa che oltre a spaccare sulla tavola da skate se la cava molto bene anche con la tavola da disegno. La abbiamo incontrata durante la sua vacanza in Italia skateando sotto il sole della Toscana.
Eva

Mia Tommasoli portrait - ph. Federico Romanello

Mia Tommasoli portrait – ph. Federico Romanello

Ciao Mia, quanti anni hai e dove vivi.
Hellooo, ho 20 anni e vivo a Londra

Sei andata all’estero per motivi di studio. Raccontaci cosa fai lì.
A Londra ho iniziato l’Università alla London Metropolitan University prendendo come corso animation/illustration, cosa che per il secondo anno si concentrerà più sull’animazione.

Sei originaria di Pesaro e lì hai iniziato a skateare. Com’è andata e come è stato il tuo primo approccio con lo skate?
Fino a 15 anni ero la classica pischella, giravo sempre con il pennyboard ahahahaha, però mi ha dato una buona base di equilibrio.
Da lì fino ai 18 anni niente, finché in un pomeriggio di noia ho montato un vecchio setup di mio fratello e ho iniziato ad ollare in un vecchio parco vicino a casa.

Mia Tommasoli - nosegrind, Lucca - ph. Federico Romanello

Mia Tommasoli – nosegrind, Lucca – ph. Federico Romanello

Fai parte della crew Candy Coast. Come sono i tuoi compagni e com’è skateare con loro?
La cosa più bella che mi sia capitata è stato di conoscere tutti loro, siamo una grande famiglia ed a settembre sarà dura ripartire.
Li conosco ormai da tanti anni perché anche prima di iniziare a skateare erano sempre a casa da me insieme a mio fratello che guardavano le clip ed erano minuscoli, prima di partire per Londra ero io la più alta tra i kids, poi dopo un anno sono esplosi e mi han superata tutti, insieme a quelli che si son aggiunti dopo.
Skateare con loro spacca. Son sempre stra gasata, perché poi c’è il Bez che è un po’ misterioso e mi fa anche un po’ paura, perché è molto schietto… ma tanto, però all’inizio mi consigliava e mi aiutava con i primi trick, cosa che fa anche adesso quando mi vede strippare in qualcosa.
Un po’ di tempo fa ha comprato pure la cam e ci filma fino allo sfinimento.
Tutte le volte che siamo andati a filmare, quel trick che mi consigliava, alla fine era sempre chiuso a fine giornata.
Ci sopporta in ogni viaggio e, almeno una volta a settimana o più, ci porta in macchina in qualche spot a filmare o al park.
Alla sera la clip è già montata e pubblicata sulla pagina di insta candy coast.
Grazie Bez per tutto!!!

Le differenze e similitudini tra la scena italiana e quella londinese.
Alla fine è sempre skate… solo che li sono tantissimi in una sola città! A volte anche inskeitabili, posti come South Bank in inverno, però è sempre stiloso, anche solo da guardare.
Il fatto è che stanno molto nel loro, danno poca confidenza ma ovviamente non è sempre così. In l’Italia invece ovunque vai sei sempre il benvenuto, sempre nuove amicizie e molta socialità tra le persone. per come l’ho vissuta io.

Mia Tommasoli - boardslide, Lucca - ph. Federico Romanello

Mia Tommasoli – boardslide, Lucca – ph. Federico Romanello

Quali sono i tuoi progetti futuri? Sono legati allo skate o al disegno? Magari a tutte e due?
Ho dei buoni progetti in mente ma rimango sempre molto flessibile su questo discorso perché ho ancora tempo per decidere cosa fare in futuro.
Sicuramente vorrei rimanere nell’animazione 2D e lavorare nell’ambito di cartoni animati (Cartoon Network sarebbe il mio sogno) o di creare un mio show, ma quello in caso verrà con il tempo.
Parlando di skate è giusto qualcosa che faccio per me stessa nel tempo libero.
La scena che si è creata è assurda penso che cosa migliore non poteva capitarmi nella vita ovviamente non ne farò una professione, per me e è come un momento chill, che mi rilassa totalmente.

Lascia un messaggio a tutte le ragazze e a chi si sta avvicinando al mondo dello skate.
Skaitate e non pensate a quello che pensano gli altri che non interessa a nessuno, quando gli altri skateano, skateano… nessuno è nato imparato, la skatelife spacca!!!