Girls Talk – Marta Pruni

Riprendiamo con la rubrica Girls Talk intervistando Marta Pruni, un vulcano di energia positiva, bolognese doc che tra studi, lavoro, cucina e volontariato trova sempre del tempo per skateare!
Eva

Girls Talk - Marta Pruni

Marta immortalata da Andrè Lucat

Ciao Marta, presentati in ai nostri lettori
Ciao sono Marta, ho 25 anni e vengo da Bologna

Dove e quando hai fatto i primi passi sullo skate?
Ho iniziato a skateare 5 anni fa all’Elbo.
All’inizio volevo solo imparare a pushare ma dopo il primo drop riuscito non ho più smesso.

Da poco hai lasciato Bologna, raccontaci un po come andata? Cosa combini?
Ho lasciato Bologna dopo una vita vissuta lì perché avevo bisogno di cambiare un po’ aria e volevo mettermi alla prova in un posto diverso e lontano da casa. Anche se non è stato facile perché Bologna regala sempre tante emozioni. Mi sono trasferita in Svizzera e ora faccio la baby sitter. Zurigo è una città bellissima per skateare, piena di skatepark e spot super nuovi.

Marta Pruni skatea a Gaza

Marta in front board nello skatepark di Gaza – ph. André Lucat

Hai fatto diverse esperienze di volontariato. Raccontaci dell tua mission a Gaza insieme a GFF.
Anche il viaggio di volontariato in Palestina è stata un modo per mettermi alla prova. In primis l’ho fatto per me stessa, per stare a contatto con una cultura totalmente diversa dalla mia e conoscere (o cercare di conoscere) una parte di mondo, una parte di storia che non viene quasi mai raccontata. È stata la prima volta nella mia vita in cui ho provato cosa vuol dire essere in una zona di guerra e che i problemi che spesso tormentano le nostre giornate e la nostra vita sono insignificanti in confronto alla situazione in cui vive la popolazione palestinese. Il nostro obiettivo quest’anno era di avvicinare le ragazze allo skate, cosa per niente facile e scontata, vista la situazione della donna nei paesi arabi. È stato difficile e ci siamo scontrati con diverse problematiche ma alla fine qualche traguardo l’abbiamo raggiunto. È molto difficile spiegare in così poche righe la situazione che ho vissuto. Per tutto il tempo all’interno della striscia di Gaza la mia domanda è stata “quanto è importante ma quanto è rischioso incentivare queste ragazze a skateare? Perché tra due settimane noi andremo via da qui ma loro resteranno a combattere questa situazione di oppressione nei confronti delle donne, con tutti i rischi che ne derivano. Quello che posso dire è che alla fine noi siamo solo un tramite, portatori di uno sport, di una passione che può regalare anche solo un pomeriggio di divertimento e spensieratezza in un luogo che da anni è martoriato e oppresso. E questo credo che siamo riusciti a trasmetterlo.

Marta Pruni a Gaza

Marta insegna a skateare a una ragazza palestinese – ph. Andrè Lucat

Fai parte della scena già da un po di anni. Come te la sei vissuta? E che differenze noti in altri paesi?
Quando ho iniziato eravamo solo due ragazze a Bologna a skateare. Ero l’unica ragazza in una compagnia di maschi ma questo non mi ha mai creato problemi, anzi, ho sempre avuto accanto amici che mi hanno aiutato a migliorare e spinto a superare i miei limiti. Ora a Bologna sono 5 o 6 le ragazze che skateano e ce ne sono sempre di più in tutta Italia. La scena femminile sta crescendo e sta spaccando sempre di più, il livello si è alzato parecchio.

Oltre allo skate quali sono le tue più grandi passioni?
Oltre allo skate faccio regolarmente yoga e in estate vado a surfare ma mi piace tantissimo sperimentare sport diversi: ferrate, acroyoga, arrampicata, tessuti aerei ecc. Credo che lo sport in generale sia una parte molto importante nella mia vita. Mi regala tantissime emozioni diverse e mi motiva a dare il meglio e a chiedere sempre di più a me stessa.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Dato che mi sono trasferita in Svizzera quest’anno probabilmente farò la mia prima stagione in snowboard, vediamo come me la cavo. Per il resto non ho progetti predefiniti, a parte continuare a skateare, perché vista la situazione sarebbe inutile programmare qualsiasi cosa.

Marta Pruni nella Striscia di Gaza

Marta e una bambina di Gaza – ph. Andrè Lucat